Ocse: forti downgrade su Pil mercati emergenti. Per 2020 previsto crollo più forte che in paesi avanzati, a eccezione Italia
Oltre a migliorare l’outlook sulla crescita dell’economia globale nel 2020 (dalla contrazione pari a -6% attesa in precedenza a -4,5%), l’Ocse ha rivisto al rialzo anche le stime dell’Italia.
Per il PIL italiano, l’organizzazione parigina prevede ora una contrazione pari a -10,5%, meglio di 0,8 punti rispetto al tonfo del Pil -11,3% precedentemente stimato. La ripresa del 2021 è stata rivista invece al ribasso di 2,3 punti a +5,4%.
Da segnalare che l’upgrade delle stime sul Pil globale è dovuto al fatto che l’Ocse ha migliorato di molto l’outlook dei paesi avanzati.
La Cina, hanno precisato gli economisti, sarà l’unica economia del G20 che assisterà a una crescita del Pil, quest’anno, pari ad appena +1,8%, a fronte della contrazione del 3,8% del Pil Usa e del 7,9% del Pil dell’Eurozona.
Peggiorato di molto l’outlook delle economie emergenti, come di Messico, Argentina, India, Sud Africa, Indonesia e Arabia Saudita, a causa “della prolungata diffusione del virus (pandemia coronavirus- COVID-19), gli elevati livelli di povertà e le misure di contenimento più severe attive per un periodo di tempo prolungato”.
In particolare, tra le economie dei mercati emergenti, l’associazione di Parigi prevede un crollo del Pil dell’India pari a -10,2% nel 2020, peggiore di quasi tre volte l’outlook precedentemente diffuso a giugno, mentre l’economia del Sud Africa soffrirà una caduta dell’11,5%.
I tonfi previsti per le economie dei paesi emergenti sono peggiori delle contrazioni attese per i cosiddetti paesi avanzati. Ad eccezione della contrazione del Pil italiano (per l’appunto, atteso in contrazione del 10,5%).