Nike boom in Borsa dopo bilancio migliore delle attese, titolo +11%. Superata prova boicottaggio Cina per caso uiguri
Nike ha annunciato di aver concluso il suo quarto trimestre fiscale con utili e fatturato superiori alle attese. In particolare, il fatturato è volato del 96% su base annua, a $12,3 miliardi, rispetto agli $11,033 attesi dal consensus. L’utile per azione su base adjusted si è attestato a $93 centesimi, ben oltre i $50 per azione attesi.
“I forti risultati riportati da Nike sia nel corso di questo trimestre che nell’intero anno fiscale dimostrano il vantaggio competitivo unico del gruppo e il profondo legame con i consumatori di tutto il mondo – ha commentato John Donahoe, direttore generale e amministratore delegato di Nike, stando a quanto emerge dal comunicato stampa – L’anno fiscale 2021 è stato cruciale per Nike, visto che abbiamo portato in tutto il mercato la strategia Consumer Direct Acceleration. Grazie al momento positivo, continuiamo a investire nell’innovazione e nella nostra leadership digitale per porre le basi per la crescita di lungo termine di Nike”.
La strategia Consumer Direct Acceleration, si ricorda, è stata lanciata per “servire il consumatore in modo personale ma su larga scala”.
In molti si erano chiesti se il brand avrebbe continuato a pagare il prezzo per le dichiarazioni rilasciate riguardo alla violazione dei diritti umani degli uiguri nella provincia cinese di Xinjiang; ma la crescita del brand in Cina continua nonostante la campagna di boicottaggio che ha colpito in Cina diversi marchi occidentali come anche H&M e Adidas.
Verso la fine di marzo un portavoce di Nike si era così espresso sulla questione:
“Siamo preoccupati per le segnalazioni di lavoro forzato nella regione autonoma uigura (XUAR) dello Xinjiang e ad essa collegata. Nike non si rifornisce di prodotti dallo XUAR e ci siamo assicurati con i nostri fornitori ufficiali di non utilizzare tessuti o filati da quella regione”.
Ma nella Grande Cina Nike ha visto le vendite salire del 9% a $1,9 miliardi.
Il fatturato dell’intero anno fiscale del colosso degli articoli sportivi è salito del 19% a $44,5 miliardi, con il margine lordo che, nel quarto trimestre, è cresciuto di 850 punti base al 45,8%. Il titolo balza in premercato di quasi +11%.