Nessun rally post Pfizer in Asia: borsa Tokyo +0,26%. Ma volano titoli compagnie aeree e operatori casinò
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,26% a 24.905,59 punti. La borsa di Shanghai ha ceduto lo 0,36%; Hong Kong è salita dello 0,64%, Sidney dello 0,66%, Seoul +0,23%.
Nessun rally, dunque, in Asia, dopo i rialzi da sogno che hanno interessato l’azionario globale nella giornata di ieri, a seguito della notizia relativa al vaccino anti-coronavirus a cui stanno lavorando Pfizer e BioNTech.
Buona la performance dei titoli delle società attive nei settori più colpiti dalla pandemia COVID-19, come quelle del settore aereo, che gestiscono tour e viaggi da crociera, in generale operative nel turismo.
E così a salire sono stati i titoli delle compagnie aeree
Qantas (oltre +8%), di Cathay Pacific (fin oltre +11%), di China Eastern Airlines (oltre +8%), di Japan Airlines, volata di quasi +20% e di ANA Holdings (quasi +17%).
Molto bene anche Korean Air Lines (+14%). Rally anche per gli operatori di casino, con Crown Resorts +4,65% e Wynn Macau oltre +10%.
Male i titoli stay home, come quelli delle giapponesi Nintendo, in calo di quasi il 5%, di Sony -3%.
Da fronte macroeconomico della Cina resi noti i dati sull’inflazione.
Nel mese di ottobre l’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita su base annua dello 0,5%, meno del +0,8% atteso dal consensus e al ritmo più basso dall’ottobre del 2009.
Il rallentamento è stato significativo visto che, nel mese di settembre, il rialzo su base annua era stato pari a +1,7%. L’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione è scesa invece del 2,1% (sempre su base annua), più delle attese (-1,9%) e come a settembre (-2,1%).
Tornando alla notizia di Pfizer, che ha innescato acquisti scatenati sugli asset di rischio di tutto il mondo, nella giornata di ieri il colosso americano ha annunciato che lo studio clinico di fase 3 del candidato vaccino che sta sviluppando con la tedesca BioNTech ha mostrato un’efficacia superiore al 90%, una percentuale ben oltre le aspettative.
Pfizer e BioNTech chiederanno l’autorizzazione all’uso di emergenza alla Food and Drug Administration (FDA) subito dopo il raggiungimento del traguardo di sicurezza richiesto, che attualmente dovrebbe avvenire nella terza settimana di novembre (qualche settimana prima della fine dello studio di Fase 3).