Mps chiude II trimestre in rosso per 845 mln, peggio delle attese
Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita più ampia del previsto. Nel periodo aprile-giugno l’istituto senese ha registrato un rosso da 845,2 milioni di euro, contro l’utile di 65,2 milioni dello stesso periodo del 2019. Gli analisti si aspettavano un risultato negativo per 94,7 milioni. Sul risultato hanno pesato componenti non operative negative per 384 milioni di euro per accantonamenti a fronte di rischi legali e impegni contrattuali (legati a cessioni di assets), contributi straordinari ai fondi di sistema e oneri riferibili all’operazione di derisking. Sotto le aspettative anche il margine di interesse pari a 319,8 milioni, contro stime pari a 323,3 milioni. Le commissioni nette sono scese dell’11% a 324,4 milioni (consensus pari a 333 milioni), a causa del forte rallentamento dell’operatività della rete commerciale nei mesi di aprile e maggio, che ha determinato minori commissioni dai collocamenti di prodotti di risparmio gestito e dai servizi legati al credito. Meglio del previsto invece i ricavi che sono scesi del 3,2% a 723,1 milioni contro aspettative ferme a 713,8 milioni. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 giugno 2020 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato a 13,4% (rispetto al 14,7% di fine 2019) e il Total Capital Ratio è risultato pari a 16%, che si confronta con il valore del 16,7% registrato a fine dicembre.