Mps, Bastianini: ‘stress test non implica ricapitalizzazione, AdC subordinato a soluzione strutturale’
“Le risultanze finali dello stress test 2021 costituiranno un elemento chiave” per lo SREP della BCE e “anche se non è previsto un meccanismo automatico di pass-or-fail con conseguenze predefinite in termini di rafforzamento patrimoniale e/o requisiti minimi da rispettare, l’Autorità di Vigilanza utilizzerà comunque le evidenze” dello stress test “nella determinazione dei livelli” minimi di capitale sia in termini obbligatori (P2R) che di guidance (P2G) “nella prossima SREP Decision”. Così il numero uno di Mps, l’amministratore delegato Guido Bastianini, in audizione ieri davanti alla Commissione parlamentare delle banche, facendo riferimento alla pubblicazione dei risultati degli stress test dell’EBA su Mps e altre banche europee, che avverrà il prossimo 30 luglio. Bastianini ha sottolineato che
Bastianini ha sottolineato, riguardo al capitale della banca senese, che è “in sostanziale miglioramento rispetto alle stime effettuate tra novembre 2020 e gennaio 2021”, avendo cura di precisare che lo stress test non implica necessariamente la necessità di ricapitalizzazione per il Monte dei Paschi.
Bastianini ha ricordato di fatto che Mps ha elaborato un’ipotesi di tempistica che prevede l’emissione di nuove azioni – aumento di capitale-entro marzo-aprile 2022 ricordando che la ricapitalizzazione è comunque “un’opzione subordinata rispetto al perseguimento della cosiddetta soluzione strutturale”. (M&A con altro partner, con il governo Draghi che spingerebbe ancora per la soluzione UniCredit).