Morto David Sassoli: aveva creduto in una Ue di libertà e solidarietà. L’appello per recuperare lo spirito di Ventotene
“Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie”. E’ quanto ha annunciato in una nota il portavoce di Davide Sassoli, Roberto Cuillo. Soltanto nella giornata di ieri era stata comunicata la notizia del suo ricovero per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
L’Ansa ricorda il discorso che David Sassoli proferì nel discorso di insediamento alla presidenza del Parlamento Ue.
Era il 3 luglio del 2019:
“Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue”, erano state le parole di Sassoli, che aveva chiamato tutti alla necessità di recuperare “lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza”.
“In questi mesi – aveva ammonito Sassoli – in troppi hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia”.
“Sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche. Che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni. Che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica. Che da noi ragazze e ragazzi possono viaggiare, studiare, amare senza costrizioni”, aveva detto ancora Sassoli alla sua prima Plenaria di Strasburgo, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.
David Sassoli aveva 65 anni: era nato a Firenze il 30 maggio 1956, ed era stato un volto storico del TG1.