Minute Fed: rischi outlook inflazione bilanciati. Decisioni politica monetaria saranno basate su risultati, non più su previsioni
“I rischi sull’outlook dell’inflazione rimangono ampiamente bilanciati”. E’ quanto emerge dalle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, relative all’ultimo meeting di marzo, quando i tassi sui fed funds sono stati lasciati fermi, nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%.
Diversi esponenti del Fomc hanno rimarcato che “problemi dal lato dell’offerta e una forte domanda potrebbero far salire l’inflazione Usa più delle attese. “Le condizioni disordinate del mercato dei Treasuries o un aumento persistente dei rendimenti che potrebbe mettere a repentaglio i progressi verso gli obiettivi del Fomc (sull’inflazione) sono stati considerati (inoltre) fonte di preoccupazione”. Detto questo, “i partecipanti hanno rilevato che ci vorrà del tempo prima che vengano compiuti progressi significativi nel raggiungimento degli obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi e che di conseguenza, in coerenza con la guidance basata sui risultati della Commissione, gli acquisti di asset continueranno al ritmo attuale almeno fino a quel momento”.
Il Fomc ha cambiato la sua guidance, in quanto ha chiaramente affermato che, d’ora in avanti, eventuali cambiamenti di politica monetaria dovranno “basarsi prima di tutto sui risultati osservati piuttosto che sulle previsioni”.
In ogni caso, è stato rimarcato che gli acquisti mensili di asset (QE) per un valore di $120 miliardi “hanno fornito un supporto sostanziale all’economia”.
Alcuni membri del Fomc hanno inoltre sottolineato l’importanza che la Commissione comunichi le proprie valutazioni sui progressi dell’economia verso gli obiettivi di più lungo termine prefissati molto prima rispetto a quando i progressi potrebbero essere ritenuti tali da avallare un cambiamento negli acquisti di asset.