Mef: nessun superpotere al ministro Gualteri su riparto risorse per emergenza Covid-19
Assolutamente fantasiose e prive di ogni fondamento le ricostruzioni giornalistiche di una norma del Decreto Legge n. 52 del 16 giugno 2020 che autorizza il titolare del Tesoro «ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio, provvedendo a rimodulare» le risorse tra le misure previste dai dl Cura Italia e Rilancio. In pratica, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri avrebbe mano libera nel decidere la ripartizione degli 80 miliardi di extradeficit autorizzati per far fronte all’emergenza Covid-19.
Immediata la risposta del MEF che in un comunicato precisa che non vi è nessun superpotere” del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, “nessuna discrezionalità” nell’utilizzo delle risorse per le misure contro l’emergenza Covid.
La norma in questione è presente anche nei decreti legge 18 del 17 marzo e 34 del 19 maggio e, come avvenuto già in passato, consente che – a seguito di apposito monitoraggio effettuato in tempo reale – eventuali risparmi collegati ad una sovrastima delle spese relative ad una certa misura possano essere utilizzati a copertura di eventuali sottostime di altre misure già previste dai decreti legge messi in campo dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid.
Un meccanismo di vasi comunicanti già utilizzato in precedenza, si legge nella nota – favorisce l’erogazione in continuità delle risorse a favore delle categorie interessate ed è volto a rendere più veloci e efficienti le procedure di spesa. E’ facilmente intuibile quindi come il decreto legge 52 non assegni alcun “superpotere” al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e non consenta in nessun caso l’adozione di scelte discrezionali: le variazioni di spesa rispetto alle stime iniziali non sono infatti discrezionali, ma collegate all’effettivo andamento delle uscite legate alle diverse misure approvate. Misure che non possono in alcun modo essere modificate rispetto a quanto stabilito dalla legge.