Mediobanca conferma piano 2020-23, wealth management aumenterà ancora apporto a redditività
Nel bilancio appena comunicato, Mediobanca annuncia di essere “fortemente impegnata nell’esecuzione delle linee strategiche e operative previste nel Piano 20-23, facendo leva sui tratti distintivi del modello di business e sulla capacità dimostrata nel passato di affrontare i periodi di crisi e di volgere le criticità dello scenario in opportunità”.
Nell’incertezza che contraddistingue il quadro di riferimento il gruppo allo stato si è dato uno scenario operativo basato sul graduale riavvio delle attività a partire dalla fine di giugno prossimo, con efficacia delle iniziative governative volte allo stimolo della domanda soprattutto nella seconda parte dell’esercizio 2020/21′. In questa situazione, ‘i ricavi del gruppo saranno in moderata riduzione per i primi trimestri nell’esercizio 2020/21, soprattutto per il calo transitorio dell’erogato del credito al consumo e la graduale ricostituzione della pipeline nel Cib’.
“Le attività di wealth management, d’altra parte, continueranno viceversa ad aumentare il loro apporto alla redditività del gruppo”.
Dal comunicato emerge che l’attività commerciale di Mediobanca ha segnato un record fino a febbraio su tutte le aree.
“La capacità di raccolta nel WM è rimasta elevata, senza outflows per il segmento Affluent/Private che apporta nel trimestre un NNM positivo per €1,1 miliardi e depositi aggiuntivi per €0,5 miliardi. Nonostante il lockdown abbia fortemente ridimensionato a partire dalle ultime settimane di marzo le erogazioni di credito al consumo (-80% rispetto a febbraio) e mutui (-60%), sui nove mesi gli erogati crescono del 3% per il Consumer (a €5,6 miliardi), del 45% per i mutui residenziali(a €1,8 miliardi)”.
Dal comunicato emerge anche che gli “indicatori di asset quality rimangono su livelli di eccellenza e in ulteriore miglioramento (attività deteriorate lorde/Impieghi in calo dal 3,9% di Dic.19 al 3,8% e coperte al 55%,Impieghi in Stage 2 in lieve crescita dal 5,3% al 5,9% e coperti all’11%). Il costo del rischio(‘CoR’)è prudenzialmente salito nell’ultimo trimestre a 85bps rispetto ai minimi livelli registrati a fine 2019”.
Mediobanca ha assistito nei nove mesi a una crescita dei ricavi pari a +1% su base annua, a € 1,907 miliardi di euro, con l’ultimo trimestre in calo del 9%(a €582 milioni) per l’impatto della volatilità dei mercati (trading pressoché azzerato nel 3^ trim.)
Solida la performance dei ricavi core, con il margine di interesse che si è attestato a €1,082 miliardi, +3% su base annua e in calo dell’1% t/t(a €360m), grazie ai maggiori volumi medi ed al controllo del costo della raccolta; commissioni a €487 milioni, salite del 6% su base annua e scese del 9% t/t(a €159m), trainate da WM (a €235m, +12% a/a) con CIB e Consumer stabili;l’ultimo trimestre vede una buona tenuta delle commissioni nel WM, anche per la contenuta componente di performance fees, ed una flessione di quelle dell’investment banking).