Maire Tecnimont: verso sospensione attività in Russia se conflitto e sanzioni proseguiranno
Maire Tecnimont non esclude di dover sospendere le sue attività in Russia per via delle sanzioni europee scattate in scia al conflitto in Ucraina.
“L’evoluzione del quadro sanzionatorio europeo, intervenuta dall’inizio della crisi fino ad oggi, ha reso sempre più complesso portare avanti le attività sui progetti
in corso, tanto da prevedere, qualora non intervengano miglioramenti sostanziali alla situazione esistente, di arrivare ad una progressiva sospensione di tutte le attività operative entro il primo semestre del corrente anno”, ha annunciato il gruppo, in occasione dei conti trimestrali.
Già a partire da fine febbraio, gli effetti indotti dalle sanzioni hanno rallentato le attività di Maire sui progetti in corso di esecuzione nella Federazione Russa, mentre le attività commerciali per stipulare nuovi contratti nel paese sono state sospese.
A fine aprile, il portafoglio ordini relativo ai progetti in corso di completamento in Russia ammonta a circa 1,1 miliardi di euro, pari a circa il 12% del portafoglio complessivo, con un previsto sviluppo temporale, in condizioni di normale operatività e quindi prima delle sanzioni, nel periodo 2022-2024. Ad oggi però Maire non può confermare la continuazione delle attività su questi progetti oltre il primo semestre dell’esercizio in corso e, quindi, le risorse operative coinvolte potrebbero essere progressivamente reindirizzate sugli altri progetti dai quali è attesa una maggiore produzione nei prossimi mesi rispetto a quanto pianificato in precedenza.
Per quanto riguarda i risultati trimestrali, Maire Tecnimont ha registrato nel primo trimestre dell’anno ricavi pari a 728,4 milioni, in aumento del 16,4%. L’utile netto consolidato si è attestato a 17,9 milioni, in aumento dello 0,8%, mentre l’utile netto di gruppo è salito dell’1,5% a 18,4 milioni.