M&A banche: rally scatenato a Piazza Affari per Bper (+7%) e Carige (+16%). Analisti plaudono a operazione
Bper e Carige in rally a Piazza Affari dopo l’offerta non vincolante che la banca modenese ha presentato all’Fitd per rilevare l’istituto ligure.
Con una proposta in stile Intesa SanPaolo-banche venete, Bper ha presentato una offerta di 1 euro, chiedendo all’attuale maggiore azionista Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi) di ricapitalizzare prima l’istituto con una iniezione di 1 miliardo.
Bper balza di oltre il 6,6% sul Ftse Mib dopo essere volata fin oltre il 7%, mentre Carige balza di oltre il 16%. Positivo il giudizio arrivato dagli analisti di Equita SIM:
“Sulla base delle condizioni richieste per l’operazione, delle nostre stime di Bper FY21 e degli oneri di integrazione/revisione degli accordi commerciali di Carige, ipotizzando la conversione di DTA per c.320mn (post effetto fiscale), stimiamo che la combined entity si caratterizzi per un CET1 in area 14% e un NPE Ratio
“In base alle nostre stime – prosegue l’analisi – ipotizziamo un’EPS accretion al 2023 mid single digit, con un Rote che scenderebbe dal 7,1% al 6%, mentre il P/TE passerebbe da 0,36x a 0,29x. Dal punto di vista industriale, l’operazione – seppur non transformational – permetterà a Bper di raggiungere il 10% circa della quota di mercato in termini di filiali (da attuale 8% circa), crescendo specialmente in Liguria (dove Carige ha il 37% delle filiali). La mossa ci sembra efficace, con un buon timing e crea le premesse per la creazione di un terzo polo bancario in Italia. Riteniamo che le condizioni poste da Bper sterilizzino i rischi del deal sul fronte patrimoniale e dell’asset quality, mentre sarà da verificare l’effettiva capacità di rivitalizzare la struttura commerciale della target e di generare sinergie, a fronte di un profilo di rischio potenzialmente più elevato alla luce del processo di integrazione”.