Lusso: nuove minacce di dazi all’import dagli USA. Ecco i titoli più esposti e quelli meno (analisti)
Beni di lusso e liquori nel mirino di Trump. L’amministrazione statunitense ha avviato una consultazione pubblica fino al 26 luglio per valutare l’imposizione di ulteriori 3,1 miliardi di dazi sulle importazioni da Francia, Spagna, Germania, UK, includendo – tra le varie categorie – i beni di lusso e i liquori.
Questo possibile aumento dei dazi si inserisce nell’ambito della disputa per gli aiuti dell’UE ad Airbus che già aveva alimentato la prima tornata di aumenti per ammontari simili lo scorso o colpendo allora, tra le varie categorie, i liquori Italiani ma risparmiando quelli francesi e i beni di lusso.
Tra i titoli potenzialmente esposti, Equita segnala LVMH, che realizza il 24% del fatturato US, sia attraverso il segmento Wines&Spirits che attraverso il segmento Fashion & Leather. Se l’atteggiamento ostile dell’amministrazione americana dovesse estendersi anche all’Italia, in generale il mercato US vale in media il 15-20% circa del fatturato per i titoli sotto copertura (inclusa Kering, la cui produzione è Italiana): meno esposta Tod`s (8%), più esposta Brunello Cucinelli (34%).