La Bce spaventa: tassi BTP schizzano al 2%, record da maggio 2020. Spread +10% in quattro sedute
Fiammata oggi per i tassi dei titoli di stato italiani a scadenza decennale, che sono balzati al record in quasi due anni, toccando il 2%, valore più alto dal maggio del 2020. Il balzo dei rendimenti è stato scatenato dalle dichiarazioni di Francois Villeroy de Galhau, membro francese del Consiglio direttivo della Bce che, qualche ora fa, ha detto che la Banca centrale europea potrebbe smettere di acquistare i bond sovrani – dopo aver staccato la spina al PEPP, o anche QE pandemico a fine marzo- anche nell’ambito del QE ‘originale’ APP, nel terzo trimestre del 2022.
“Per me, una maggiore scelta (optionality) significa che probabilmente dovremmo prendere una decisione sulla scadenza del programma di acquisti netti di asset…e io credo che (la fine) potrebbe essere decisa per il terzo trimestre, ma la data precisa deve essere discussa”, ha detto Villeroy, intervistato anche dalla Cnbc.
Per ora la numero uno della Bce Christine Lagarde ha confermato che il PEPP, piano di QE pandemico del valore di 1,85 trilioni di euro, terminerà alla fine di marzo, aggiungendo che gli acquisti dell’APP raddoppieranno, per poi smorzarsi nel corso dell’anno.
Nelle ultime quattro sedute lo spread BTP-BUND è salito da 155 a 169 punti (+10% circa).
Oggi il differenziale è in calo di oltre il 2% attorno a 161 punti base. I rendimenti dei BTP decennali, dopo l’iniziale fiammata al 2%, hanno fatto dietrofront all’1,97% .