JP Morgan, Kolanovic contro boss Dimon: ‘no recessione, S&P 500 bene anche con petrolio a $150’
Nessun problema per lo S&P 500, neanche con prezzi del petrolio in rialzo fino a 150 dollari al barile. Lo ha detto, in un intervento alla trasmissione “Fast Money” della CNBC Marko Kolanovic, responsabile strategist dei mercati globali e co-responsabile della divisione di ricerca globale di JP Morgan:
“Ci potrebbero essere potenziali fiammate del petrolio, soprattutto se si considerano.. la situazione in Europa e la guerra. Dunque, non ne saremmo sorpresi. Ma potrebbe trattarsi di un balzo di breve durata che, alla fine, in qualche modo si normalizzerebbe”.
“Crediamo che i consumatori possano gestire prezzi del petrolio a $130, $135, perchè una situazione del genere si è già presentata dal 2010 al 2014”, ha spiegato Kolanovic.
Lo scenario di base dello strategist è che l’economia americana e globale eviteranno una recessione.
“Stimiamo un certo rallentamento – ha sottolineato – Nessuno sta dicendo che non ci sono problemi”.
Secondo lo strategist, Wall Street riuscirà comunque a tornare sui massimi del 2022.
La view ufficiale di JP Morgan indica un target di fine anno, per l’indice S&P 500, di 4.900 punti. L’esperto ha scritto tuttavia in una nota recente che l’indice dovrebbe concludere il 2022 attorno ai massimi testati il 4 gennaio scorso, a quota 4.800.
Al momento, ricorda Cnbc, lo S&P 500 viaggia a un valore inferiore del 16% rispetto al record precedentemente testato.
Marko Kolanovic e il capo economista di JP Morgan Chase, Bruce Kasman, sembrano non essere affatto d’accordo con il loro boss, ovvero il ceo del colosso bancario Jamie Dimon, che ha affermato invece di ritenere che esista una probabilità alquanto bassa che una recessione Usa sia imminente.
“Non esiste una vera ragione per temere una recessione – ha detto Kasman, in un’intervista rilasciata ieri alla trasmissione Surveillance in onda su Bloomberg Television – C’è un qualche rallentamento nel quadro”, ha aggiunto.
Qualche giorno fa Jamie Dimon, ceo di JP Morgan, banca numero uno degli Stati Uniti per valore degli asset, ha paventato addirittura l’avvento di un uragano economico.