J&J alza stime dopo trimestrale migliore delle attese, ma titolo giù nel pre-market dopo stop vaccino
Johnson & Johnson (J&J) alza la guidance 2020 dopo aver chiuso il terzo trimestre con risultati in crescita più del previsto. Il titolo del colosso farmaceutico americano però si prepara a un avvio di seduta in calo a Wall Street, segnando nella sessione pre-market una flessione di oltre 1 punto percentuale. A smorzare gli entusiasmi e pesare sugli scambi è l’annuncio dello stop alla fase sperimentale del vaccino anti-Covid dopo che uno dei partecipanti ai test ha manifestato una reazione avversa.
Nel terzo trimestre del 2020 J&J ha riportato un utile netto in rialzo del 106% a 3,5 miliardi di dollari, ossia 1,33 dollari per azione. Escluse le poste straordinarie, l’utile per azione è salito a 2,2 dollari, sopra il consensus fermo a 1,98 dollari. I ricavi sono cresciuti del 2,4% a 21,2 miliardi, contro i 20,2 miliardi attesi dal mercato. A sostenere la performance è stato soprattutto il comparto farmacia, le cui vendite sono aumentate del 5,6% a 11,4 miliardi.
Per l’intero anno J&J si aspetta vendite comprese tra 81,2 e 82 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione, su base rettificata, è previsto tra 7,95 e 8,05 dollari (in precedenza era tra 7,75 e 7,95 dollari).