Italia al centro della nuova UniCredit di Andrea Orcel e Niccolò Ubertalli. L’AD: ‘Pnrr grande opportunità trasformazione’
“UniCredit torna a puntare sull’Italia”, ha detto Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, nell’intervista che in via esclusiva ha rilasciato al Sole 24 Ore, pubblicata l’altro ieri, sabato 11 dicembre, due giorni dopo la presentazione del piano strategico “UniCredit Unlocked”. “UnICredit: Italia, digitale e sostenibilità al centro”, ha detto Niccolò Ubertalli, responsabile UniCredit Italia, nell’intervista rilasciata al Giorno-Carlino-Nazione Economia & Lavoro.
L’Italia torna ad assumere un ruolo centrale e strategico nella nuova UniCredit guidata da Andrea Orcel, nella nuova era post Jean-Pierre Mustier: è qualcosa che i dirigenti tengono a ribadire più volte e che viene confermato, scritto nero su bianco, dal nuovo piano industriale di Piazza Gae Aulenti.
“Con il nostro nuovo piano, UniCredit Unlocked, abbiamo fissato gli imperativi strategici e gli obiettivo finanziari del Gruppo. In sintesi, ottimizziamo l’assetto attuale di UniCredit rimettendo la nostra rete italiana al centro e definendo un chiaro programma per il domani, muovendo verso una nuova stagione di crescita e creazione di valore per tutti i nostri azionisti”, ha detto Ubertalli.
Alla domanda sul ruolo che gioca l’Italia nel nuovo piano, il dirigente ha risposto: “Un ruolo strategico”. Facendo notare che “le radici e il patrimonio di UniCredit sono in Italia con 7 milioni di clienti”. Del ruolo centrale dell’Italia nel nuovo piano strategico ha parlato anche Andrea Orcel, nell’intervista esclusiva pubblicata da Il Sole 24 Ore sabato 11 dicembre: “UniCredit scommette sull’Italia”.
“UniCredit vuole tornare a crescere anche in Italia, un’area attraente. Puntiamo a guadagnare quote di mercato attraverso la crescita organica e valuteremo acquisizioni sia qui che all’estero; ma l’M&A ha senso se crea valore”.
All’osservazione del giornalista, che ha ricordato come
il suo predecessore Mustier fosse “tormentato dal rischio Italia”, Orcel ha così commentato:
“Il rischio Italia esiste da decenni, se così non fosse saremmo un Paese da tripla A. Ma il rischio va gestito in maniera opportuna e certamente il Pnrr e le riforme a esso collegate rappresentano una grande opportunità di trasformazione per il Paese. Spero che le risorse pubbliche vengano utilizzate al meglio. Per quanto riguarda le banche e i servizi finanziari l’Italia è e resta un Paese attrattivo. Se lo è per le banche straniere, come ad esempio quelle francesi, lo è anche per noi. Ci sono situazioni che UniCredit in passato non ha gestito al meglio e lo abbiamo pagato a caro prezzo. Ma ora dobbiamo tornare a crescere, per noi l’Italia è un mercato da potenziare e sviluppare. Con disciplina e attenta valutazione del rischio”.