News Notizie Notizie Italia Italia: Barclays, debito sostenibile ma vulnerabile agli shock

Italia: Barclays, debito sostenibile ma vulnerabile agli shock

4 Ottobre 2021 12:04

La Nota di aggiornamento al Def (NaDef) del 2021 “prospetta uno scenario di crescita dell’economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico. L’intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più concentrata sulla riduzione del rapporto debito/Pil”. A dirlo la scorsa settimana il ministro dell’Economia e delle Finanze (Mef).

Le nuove previsioni macroeconomiche del Governo per il 2022-2024, pur riconoscendo alcuni rischi collegati all’evoluzione della pandemia da Covid-19 e della domanda mondiale e ai forti aumenti dei prezzi dell’energia registrati negli ultimi mesi, prendono atto del miglioramento dei principali indicatori di crescita e indebitamento rispetto alle stime contenute nel Def e definiscono il perimetro di finanza pubblica all’interno del quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio. Il livello di Pil più elevato (atteso a un +6% per l’anno in corso) e il minor indebitamento netto (previsto al 9,4% del Pil) consentono una flessione del rapporto tra debito pubblico e prodotto (dal 155,6% nel 2020 al 153,5% nel 2021), che invece era stimato in aumento nel Def di aprile.

A distanza di qualche giorno dalla pubblicazione delle nuove stime, gli economisti di Barclays si soffermano sull’Italia e in base alla loro analisi di fronte al consolidamento del debito così dipendente da una dinamica virtuosa di crescita/tasso di interesse, il profilo solleva due domande: per quanto tempo la crescita può superare il costo dell’indebitamento; e quanto è fragile il profilo del debito al mutare di questi presupposti?

“Sosteniamo che la qualità delle finanze italiane è notevolmente migliorata e rimarrà sostenuta dall’atteggiamento ultra accomodante della Banca centrale europea (Bce) – affermano gli esperti della banca inglese -. Nel 2022, in base alla nostra aspettativa per circa 700 miliardi di euro di acquisti di QE, prevediamo che la Bce andrà a neutralizzare l’emissione netta dell’Italia, che dovrebbe supportare il continuo calo della spesa per interessi, mentre il ciclo economico dovrebbe rimanere favorevole e sostenuto dalla spesa strutturale connessa alla NextGenerationEU (NGEU)”. Secondo Barclays, le proiezioni a medio termine della dinamica del debito suggeriscono che il debito italiano è sostenibile con ipotesi di crescita inferiori, ma vulnerabile agli shock. In generali, gli scenari previsti riguardano il fatto che “il quadro politico rimarrà positivo, l’economia sta subendo un mix di investimenti e riforme che promuovono la crescita, e il credito garantito non ha mostrato finora alcun segno importante di cicatrici dalla crisi Covid-19”.