Istat: redditi e consumi famiglie calano, sale propensione al risparmio
Le misure di sostegno messe in atto per contrastare gli effetti economici dell’emergenza sanitaria hanno in parte attenuato la caduta del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, che nel 2020 è diminuito del 2,8% (-32 miliardi di euro). Il potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali, è diminuito del 2,6%, interrompendo la dinamica positiva in atto dal 2014. Lo rende noto l’Istat presentando la pubblicazione “Conti economici nazionali per settore istituzionale_2020”. La consistente flessione della spesa per consumi finali delle famiglie (-10,9%) ha generato un deciso incremento della quota di reddito destinata al risparmio, che passa dall’8,2% del 2019 al 15,8% del 2020.
L’impatto della crisi sull’attività produttiva ha comportato, spiega l’Istat, una riduzione di circa 93 miliardi di euro del reddito primario delle famiglie (-7,3%). I redditi da lavoro dipendente sono diminuiti di circa 50 miliardi (-6,9%), mentre quelli derivanti dall’attività imprenditoriale si sono ridotti di poco più di 40 miliardi (-12,2%); in particolare, dalle piccole imprese di loro proprietà, le famiglie hanno ricevuto 28,7 miliardi in meno di utili rispetto al 2019. L’Istat sottolinea che il reddito disponibile delle famiglie è stato tuttavia sostenuto dalle amministrazioni pubbliche attraverso rilevanti interventi di redistribuzione, per un totale di circa 61 miliardi di euro.