Istat: nei primi 4 mesi del 2020 circa 500mila persone non hanno cercato lavoro
Dopo la sostanziale riduzione di ore lavorate e di unità di lavoro avvenuta nel primo trimestre, ad aprile si registra un calo significativo dell’occupazione (-1,2% rispetto al mese precedente, pari a -274mila unità). Così l’Istat nelle sue Previsioni economiche per il 2020 in cui sottolinea che sebbene la flessione sia diffusa per genere e posizione professionale, cali significativi riguardano i lavoratori dipendenti a termine (-5,6%, 129mila unità) e i lavoratori indipendenti (-1,3%, 69mila unità), rafforzando le tendenze in corso negli ultimi mesi.
Nel confronto con la media del 2019, nei primi 4 mesi dell’anno circa 500 mila persone hanno smesso di cercare lavoro transitando tra gli inattivi. Il tasso di inattività femminile è cresciuto di 2,3 punti percentuali mentre la disoccupazione è diminuita di 2,6 punti percentuali. L’aumento di inattività è stato più accentuato tra la fascia di età 35-49 (+10,4%, 278mila unità) e 25-34 anni (+8,8%, 172mila unità).
Il percorso di ripresa dell’occupazione appare quindi difficile e lungo ed è atteso evolversi congiuntamente ad un graduale aumento della disoccupazione e una riduzione dell’occupazione e dell’inattività.