Intesa SanPaolo: crediti deteriorati -10,8 miliardi nel 2020, -44 miliardi da picco 2015
“Nell’intero 2020, Intesa SanPaolo ha assistito a una riduzione dei crediti deteriorati escludendo l’apporto di UBI Banca, consolidata dal terzo trimestre 2020 e al lordo delle rettifiche di valore, di circa 10,8 miliardi di euro, di circa 44 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 32 miliardi dal dicembre 2017 superando con un anno di anticipo, per circa 6 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021”. E’ quanto emerge dai risultati di bilancio della banca guidata da Carlo Messina.
“Dai crediti deteriorati a fine 2020 – si legge nel comunicato – sono esclusi i portafogli classificati come destinati a prossime cessioni, contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, pari – escludendo l’apporto di UBI Banca – a circa 3,2 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore e 0,5 miliardi al netto”.