Intel: utili II trimestre battono stime analisti, ma titolo -10% per ritardo lancio chip nuova generazione
I risultati di bilancio di Intel si sono confermati migliori delle attese, ma il colosso dei semiconduttori ha deluso comunque i mercati, annunciando che lancerà i chip di prossima generazione più tardi delle attese.
Nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, il titolo del gigante Usa ha così perso fin oltre -10%, dopo aver chiuso la sessione in calo dell’1,1% a $60,40.
Della notizia, ha beneficiato il titolo della rivale AMD che ha segnato un rally dell’8% circa.
I chip di prossima generazione di Intel sono i semiconduttori a 7 nanometri, che AMD già produce.
In una conference call con gli analisti, il ceo di Intel Bob Swan ha spiegato che la società ha identificato un difetto che ha reso più incerti i tempi di consegna del prodotto, il cui lancio potrebbe a questo punto avvenire alla fine del 2022 o all’inizio del 2023.
Riguardo ai risultati di bilancio, Intel ha reso noto di aver terminato il secondo trimestre con un utile netto di $5,1 miliardi, o $1,19 per azione, in crescita rispetto ai $4,18 miliardi, o 92 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Escludendo le poste straordinarie di bilancio, Intel ha riportato un utile per azione di $1,23, rispetto agli $1,06 per azione del secondo trimestre del 2019 e al di sopra degli $1,11 per azione attesi dal consensus.
Il fatturato è salito del 20% a $19,7 miliardi dai $16,51 miliardi del secondo trimestre del 2019 e meglio anche dei $17,92 miliardi del consensus.
Per il terzo trimestre, Intel prevede utili adjusted a $1,10 per azione, meno degli $1,11 per azione attesi dal consensus, a fronte di un fatturato di $18,2 miliardi, meglio dei $17,92 miliardi stimati.
Per l’anno intero stima utili adjusted per $4,85 per azione, meglio dei $4,71 per azione attesi dagli analisti, a fronte di un fatturato di $75 miliardi, rispetto ai $73,92 miliardi previsti dal consensus.