Inflazione Usa sale ancora: Fed “resterà data dependant”
“L’inflazione americana si conferma molto forte e probabilmente in grado di superare i mesi estivi su livelli ancora molto sostenuti. Resta l’impressione che questa spinta sia legata a fattori transitori (ad esempio collegata ad alcune componenti del basket tipo energia, acquisto auto, tariffe aeree) che nei mesi prossimi dovrebbe man mano assorbirsi”. A dirlo Antonio Cavarero, head of Investments in Generali Investments partners, dopo il dato sull’inflazione Usa. In particolare, l’indice dei prezzi al consumo è volato a giugno del 5,4% su base annua, al ritmo più veloce degli ultimi 13 anni, ben oltre il +4,9% atteso dal consensus e dopo il +5% di maggio.
Adesso l’interrogativo che continuerà ad aleggiare è: come agirà la Fed? Secondo Antonio Cavarero, la banca centrale Usa “resterà data dependant, ovvero estremamente attenta ad analizzare i dati che arrivano su diversi fronti, evitando che i mercati diventino troppo condiscendenti verso la politica fin qui decisamente accomodante.”