Inflazione Usa: indice prezzi alla produzione vola del 9,7%, inflazione core annua corre più delle stime
La corsa dell’inflazione, in Usa, è stata confermata anche oggi, per la seconda sessione consecutiva.
Pubblicato l’indice dei prezzi alla produzione, all’indomani della diffusione dell’indice dei prezzi al consumo, entrambi relativi al mese di dicembre.
L’indice dei prezzi alla produzione è volato del 9,7% su base annua, facendo lievemente meno rispetto al balzo pari a +9,8% atteso e in accelerazione rispetto al +9,6% precedente.
Su base mensile, il dato è salito dello 0,2%, meno del +0,5% stimato.
Riguardo alla componente core, l’indice dei prezzi alla produzione è aumentato dell’8,3%, più del +8% stimato dal consensus.
La componente core ha segnato una crescita dello 0,4% su base mensile, meno del +0,5% stimato.
Ieri è stato reso noto l’indice dei prezzi al consumo, per l’appunto che ha accelerato il passo balzando al tasso annuo del 7%, rispetto al +6,8% di novembre, scattando al record dal febbraio del 1982, in linea comunque con le attese.
Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso.
Più delle attese è stato anche il rialzo annuo della componente core del dato, ovvero l’indice depurato dai prezzi dei beni alimentari ed energetici, l’inflazione core, avanzata del 5,5%, rispetto al +4,9% precedente, contro il +5,4% previsto.
Più delle attese, infine, la crescita dell’inflazione core su base mensile, pari a +0,6%, contro il +0,4% atteso.
Detto questo, abituati a paventare ormai il peggio, gli investitori hanno quasi tirato un sospiro di sollievo nel rendersi conto che, a dicembre, l’inflazione ha accelerato sì il passo ma non a un ritmo shock.