Idrogeno verde: Ardian e A2a uniscono le forze per lo sviluppo
Sempre in primo piano la scommessa dell’idrogeno. E’ di oggi la notizia che la società privata di investimenti Ardian, attraverso EMS-Energy Management Services (la sua piattaforma italiana per le fonti energetiche rinnovabili e innovative) e A2a hanno firmato un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di identificare potenziali aree di collaborazione per la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili. Lo si apprende in una nota di Ardian nella quale si precisa che verranno selezionati i siti più adatti dove sia più conveniente un’integrazione tra impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili esistenti o pianificate e unità di produzione di idrogeno.
Saranno valutate diverse configurazioni di impianto per un utilizzo importante dell’idrogeno verde, al fine di individuare un impianto pilota vero e proprio che entrambe le parti potranno decidere di sviluppare nella successiva fase della partnership.
Per Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a, “questa collaborazione è un’occasione importante per studiare le potenzialità dell’idrogeno verde e per sviluppare modelli di business che coniughino la sostenibilità ambientale della produzione rinnovabile, con le imprescindibili caratteristiche di flessibilità e programmabilità necessarie al funzionamento ottimale della rete elettrica nazionale. Un altro tassello strategico per favorire il processo di decarbonizzazione dei consumi in cui A2a è impegnata”. Mathias Burghardt, head of Ardian Infrastructure, ha commentato: ” Il nostro commitment verso gli investimenti sostenibili in infrastrutture energetiche rinnovabili è molto forte e l’idrogeno verde è una parte importante della sua strategia pienamente allineata con gli obiettivi dell’UE in materia di cambiamento climatico. Ardian ha l’ambizione di diventare investitore di riferimento nell’idrogeno verde e continuerà a contribuire, insieme all’elettricità rinnovabile, al raggiungimento di un’economia globale a zero emissioni di carbonio entro il 2050″.