Guerra Russia-Ucraina: rublo crolla del 30% dopo sanzioni SWIFT, Banca centrale russa si muove per arginare disastro
Il rublo crolla fino a -30% circa nei confronti del dollaro Usa, dopo l’imposizione di sanzioni più dure contro la Russia di Vladimir Putin imposte dall’Occidente come risposta all’invasione dell’Ucraina. Ieri l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e e altre nazioni occidentali hanno concordato di tagliare fuori dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT alcune banche russe e imporre restrizioni alla Banca centrale russa.
Questo minerà la capacità del Cremlino di utilizzare le sue riserve della banca centrale per attenuare l’impatto di altre sanzioni.
Il rublo è capitolato così fino a 119 per dollaro Usa all’inizio del trading offshore iniziato nella mattinata asiatica, dagli 84 per dollaro Usa del giorno precedente, secondo i dati di FactSet.
La banca centrale della Russia ha confermato di aver vietato ai suoi broker di eseguire ordini di vendita da parti straniere, al fine di contenere l’impatto sugli asset del paese.
L’istituzione ha detto anche che libererà riserve locali per un valore di 733 miliardi di rubli (l’equivalente di 8,78 miliardi di dollari), al fine di aumentare la liquidità sui mercati.