Governo Draghi ottiene la fiducia, il premier: ‘vostra stima dovrà essere validata nei fatti’
Il Senato ha accordato la fiducia al governo Draghi con 262 voti a favore, 40 contrari e due astenuti. L’ex presidente della Bce, in occasione del discorso proferito con la replica in Senato dopo il dibattito sulla fiducia, i è così espresso. “Vi ringrazio per la stima che avete dimostrato ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti dall’azione di governo da me presieduto”.
“Voglio ribadire quanto considero cruciale la funzione e il lavoro del Parlamento, in particolare per quanto riguarda il Programma di ripresa e resilienza, ho indicato come la governance debba essere incardinato al ministero dell’Economia con strettissimo coordinamento con i ministeri competenti, per definire e attuare i progetti. Il Parlamento sarà informato in modo tempestivo sul programma e le linee di intervento”, ha sottolineato il presidente del Consiglio durante la replica al Senato, ribadendo l’importanza dei ‘concetti’ di ambiente e di sviluppo sostenibile.
Turismo e cultura sono stati altri temi su cui il premier si è soffermato, dicendosi a favore di altri ristori. In particolare la cultura è un “patrimonio che definisce la nostra identità” e “le restrizioni necessarie a contenere la pandemia hanno messo a dura prova musei, cinema, teatri”. Ma “la cultura va sostenuta. Il rischio è di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità. La perdita economica è ingente, ma ancor più grande sarebbe la perdita dello spirito”.
“Molto è stato fatto per assicurare ristori adeguati. Serve fare ancora di più. Soprattutto occorre rinforzare le tutele dei lavoratori e utilizzare il patrimonio del Next generation Eu. Il ritorno al più presto possibile alla normalità deve riguardare anche la cultura, imprescindbibile per la crescita del Paese”, ha detto ancora.
Inoltre, “un’impresa che certamente riaprirà dopo la pandemia è il turismo, quindi investire e sostenere non significa buttare via i soldi, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettano alle imprese del turismo di non fallire e ai lavoratori di tutelare i livelli di reddito.Bisogna impedire che falliscano, perché si perde un capitale, anche umano”, ha concluso.
Intanto la frattura interna al M5S nel votare la fiducia al governo Draghi è stata evidente: 15 senatori del M5s hanno votato contro: “Il nostro sì non sarà mai incondizionato – ha detto il capogruppo M5S al Senato Ettore Licheri nel corso della replica al Senato – sarà un sì vigile, direi guardingo. Non dia mai per scontato il nostro sì perché noi, mi permetta questa licenza verbale, le romperemo le scatole. Sul tavolo abbiamo il blocco dei licenziamenti e degli sfratti e noi le romperemo le scatole. Come gruppo M5S abbiamo passato giornate terribili. Presidente dia corpo e gambe all’intuizione di Grillo di dotare questo Paese di dotare di una transizione ecologica. Lo faccia e avrà il nostro appoggio, e che Dio lo assista”.
Dal canto suo Italia Viva, responsabile della crisi del governo Conte con il suo leader Matteo Renzi, si è presa la rivincita. Così la senatrice Teresa Bellanova: “E’ finalmente evidente a tutti perché un drappello di visionari riformisti ha avuto ragione indicando i limiti di un esecutivo che aveva nell’emergenza il suo unico motivo di esistenza”.