Giappone: crollo export più forte da crisi 2009, esportazioni auto in Usa oltre -70%
Nel mese di maggio le esportazioni giapponesi sono crollate al ritmo più veloce dalla crisi finanziaria globale del 2009, zavorrate soprattutto dal tonfo delle consegne di auto verso gli Stati Uniti.
Il dato conferma le aspettative di una contrazione profonda per la terza economia al mondo.
La crisi provocata dalla pandemia da coronavirus si è tradotta, per la precisione, in un calo delle esportazioni del Giappone pari a -28,3%, peggio del -26,1% atteso dagli economisti intervistati da Reuters e anche del -21,9% di aprile. Si tratta della flessione, su base annua, più forte dal settembre del 2009.
Dimezzato l’export verso gli Usa – principale mercato del Giappone -, che ha sofferto il tonfo – su base annua – più forte dal marzo del 2009, a causa del crollo superiore a -70% delle esportazioni di auto e componenti auto.
Le importazioni sono scese del 26,2%, più del -20,4% stimato, e al ritmo peggiore dall’ottobre del 2009. Il risultato è che il Giappone ha sofferto a maggio un deficit di 833,4 miliardi di yen (equivalente di $7,77 miliardi), comunque meglio rispetto al deficit da 1,07 trilioni di yen atteso.