Giappone: Pmi manifatturiero ancora più in contrazione. Markit: trend anticipa crollo Pil -20%
Nel mese di maggio il Pmi manifatturiero del Giappone stilato congiuntamente da Jibun Bank e Markit è sceso a 38,4 punti dai precedenti 41,9 punti di aprile. E’ quanto risulta dalla lettura preliminare del dato.
Il trend indica come l’attività manifatturiera del Giappone sia scesa ulteriormente in fase di contrazione, allontanandosi dalla soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra).
Il Pmi servizi ha invece recuperato lievemente terreno, salendo a 25,3 punti dai 21,5 punti precedenti. Il Pmi Composite si è attestato a 27,4 punti dai 25,8 di aprile.
Joe Hayes, economista presso IHS Markit, ha commentato i dati affermando che “gli ultimi numeri relativi al Pmi rappresentano un’ulteriore scioccante rivelazione dell’impatto devastante del COVID-19 sull’economia”.
Hayes ha aggiunto che, “prendendo in considerazione insieme i risultati dei sondaggi PMI di aprile e maggio, emerge che entrambi indicano un calo del Pil del Giappone al tasso annuo del 10%. E’ chiaro dunque che l’economia sia destinata a contrarsi per il terzo trimestre successivo, con il Pil del secondo trimestre che potrebbe crollare fino a -20% su base annua”.