Gas: stop importazioni dalla Russia potrebbe mettere a dura prova la crescita nell’Eurozona
Sebbene al momento i flussi di gas dalla Russia stiano continuando ininterrottamente, il rischio di “chiusure di rubinetti” nel breve termine non è così remoto. Cosa potrebbe succedere in questo scenario? Una risposta arriva da Cirdan Capital che ha provato a delineare le possibili conseguenza per l’economia dell’Eurozona.
“Nel peggiore degli scenari, se i flussi di gas dalla Russia venissero effettivamente interrotti – sostiene Marco Oprandi, Head of Cross Asset Solutions, Cirdan Capital – la crescita economica ne risentirebbe in maniera significativa, portandoci a stimare una riduzione di crescita nel 2022, al +2,25%”.
In particolare, l’esperto prevede che una sospensione delle forniture di gas potrebbe bloccare diversi settori, tra cui quella dei prodotti chimici e della carta, che richiedono un’elevata quantità di gas per la produzione.
“Ciò porterebbe l’Eurozona in una netta recessione – conclude Oprandi – e i paesi più esposti sarebbero la Germania e l’Italia (-2,5%) che fanno molto affidamento sui rifornimenti di gas russo”.