GM straccia stime utili I trimestre, prevede solido primo semestre nonostante carenza chip. Titolo +3,5%
General Motors ha reso noto di aver concluso il primo trimestre con utili migliori delle attese, aggiungendo di prevedere un primo semestre solido nonostante il problema della carenza di chip, che ha provocato la chiusura di diverse fabbriche dell’industria automobilistica globale.
Nei primi tre mesi del 2021, l’utile netto di GM è stato pari a $3 miliardi, a fronte di un EBIT-adjusted di $4,4 miliardi.
L’utile per azione adjusted si è attestato a $2,25, stracciando le stime degli analisti di Refinitiv, pari a $1,04 per azione. Il fatturato è salito a $32,5 miliardi, con le vendite di veicoli negli Stati Uniti aumentate del 4% su base annua, grazie alla richiesta di SUV e di camion.
In Cina il balzo delle vendite è stato pari a +69% (da ricordare che nel primo trimestre del 2020 la Cina pagava gli effetti della pandemia Covid-19).
GM ha confermato la guidance sugli utili di quest’anno, reiterando di prevedere utili tra $10 e $11 miliardi, o tra $4,50 a $5,25 per azione, su base lorda adjusted.
L’utile netto è atteso nel range compreso tra $6,8 e $7,6 miliardi.
Le stime includono l’impatto negativo che GM prevede di soffrire a causa della carenza di chip, pari a $1,5-$2 miliardi sugli utili e a $1,5-$2,5 miliardi sul flusso di cassa.
Il titolo ha reagito con un rialzo del 3,5% in premercato.