Ftse Mib non riesce a strappare il segno più. Volano Saipem (+8,1%) e Interpump (+5,1%)
Seduta all’insegna della prudenza per Piazza Affari che si affossa sotto la parità dopo l’apertura in rosso di Wall Street, in un clima appesantito anche dai dati macro cinesi e dal taglio delle stime di crescita dell’eurozona. In tale contesto, il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,06% a 24.033,05 punti.
I dati cinesi deludenti hanno sottolineato l’impatto dei confinamenti delle ultime settimane sulla seconda economia mondiale. Oltre alle indicazioni arrivate dalle vendite al dettaglio in Cina, gli investitori si interrogano sulla capacità dell’economia statunitense di resistere allo shock del rapido rialzo dei tassi di interesse avviato dalla Federal Reserve senza troppi danni. Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per gli Stati Uniti, al 2,4% per quest’anno e all’1,6% per il prossimo anno.
Effetto guerra Russia-Ucraina sulla crescita del Pil e sui conti pubblici dell’Italia e dell’Europa. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha rivisto nettamente al ribasso le proprie stime, abbassandole a una crescita pari a +2,4% nel 2022 per il Pil dell’Italia, rispetto al +4,1% precedentemente atteso lo scorso febbraio. Per il 2023 il Pil dell’Italia è atteso rallentare al ritmo pari a +1,9%, meno del +2,3% previsto in precedenza.
Tornando a Piazza Affari, in evidenza oggi sul Ftse Mib le big del comparto petrolifero, capitanate da Saipem che ha chiuso a +8,1% e Tenaris che ha messo a segno un balzo del 4,3%.
Intonazione positiva anche per Interpump (+5,1%) che, dopo la pubblicazione della trimestrale e della nuova guidance per il 2022, ha incassato la promozione degli analisti, tra cui quella di Banca Akros. Gli analisti hanno portato la raccomandazione sulla società guidata da Montipò a buy dal precedente accumulate, con target price fermo a 57 euro. “Non escludiamo nuove acquisizioni di medie dimensioni nei prossimi mesi”, segnalano da Akros. Anche Equita ha promosso Interpump, con il rating che sale a buy. “Primo trimestre molto solido e messaggi di grande supporto sul secondo trimestre 2020 e sull’esercizio 2022”, spiegano gli analisti della sim milanese.
Vendite su Intesa Sanpaolo (-0,9%). “Noi stiamo facendo tutte le valutazioni che riguardano la nostra presenza in Russia e i crediti che abbiamo verso quel Paese e appena avremo delle possibili soluzioni le comunicheremo”. Così il numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a margine dell’inaugurazione ufficiale del nuovo sito museale di Torino delle “Gallerie d’Italia”. Messina ha precisato che “probabilmente dovremo attendere la presentazione dei risultati del secondo trimestre per fare delle valutazioni più compiute”.
Tra le peggiori del listino principale troviamo, invece, Nexi (-4,7%), Ferrari (-3,5%) e Moncler (-2,2%).