Ftse Mib crolla dopo Fed, precipitano le banche e FCA
Brusco calo di Piazza Affari all’indomani della Fed che ha prefigurato un outlook economico ancora molto incerto. IL Ftse Mib cede in avvio il 2,67% a quota 19.230 punti. Tra i peggiori figurano le banche: -4,2% Unicredit e Banco BPM, -3,8% Intesa Sanpaolo. Calo superiore al 4% anche per Poste.
Assediati dalle vendite anche FCA e Atlantia a oltre -5%.
La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto i tassi di interesse invariati e ha indicato che probabilmente resteranno vicino allo zero fino al 2022 finché l’economia non si risolleverà dalle conseguenze del coronavirus. “Ciò non sorprende molto, dato che è probabile che l’economia statunitense disponga di una capacità inutilizzata e quindi di una bassa inflazione per un certo periodo di tempo”, rimarcano gli analisti di UBS.
Le previsioni ella Fed indicavano una lunga strada verso la ripresa economica dal Covid-19, stimando che il PIL degli Stati Uniti si contrarrà del 6,5% nel 2020 e la disoccupazione sarrà al 9,3% negli ultimi tre mesi dell’anno dal 13,3% di maggio.
Nel complesso, gli analisti sottolineano come la Fed pensi che la strada per la ripresa sia iniziata, ma è a lungo termine e non è a forma di V.
La banca centrale Usa spiega che l’attuale crisi della sanità pubblica peserà molto sulla crescita dell’attività economica, sull’occupazione e l’inflazione nel breve termine e comporta rischi considerevoli per le prospettive economiche a medio termine.