Ftse Mib chiude a +3,34%, volano le banche e STM
Giro di boa settimanale decisamente positivo per Piazza Affari che si accoda ai guadagni di Wall Street. Il Ftse Mib segna in chiusura +3,34% a 24.284 punti. A dare sprint ai mercati sono in primo luogo i segnali di progresso nei colloqui di pace tra Ucraina e Russia. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha affermato che i colloqui stanno diventando “più realistici”, mentre il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che c’è “qualche speranza di compromesso” su status neutrale per l’Ucraina. In aggiunta i mercati guardano con favore alla prospettiva di maggiori stimoli per l’economia da parte della Cina.
Rimane alta l’attesa per la Fed che stasera dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi dal 2018. Focus soprattutto sulle parole con cui Powell accompagnerà la mossa e sulle proiezioni future sulla dinamica dell’inflazione che a febbraio ha toccato un picco a +7,9%.
Sul parterre di Piazza Affari in evidenza oggi le banche con rialzi di oltre il 6% per Unicredit e Mediobanca. La migliore è stata però Intesa Sanpaolo con quasi +7% dopo che oggi ha dettagliato la sua esposizione in Russia e Ucraina, pari a 5,1 miliardi di euro complessivi. I crediti a clientela russa sono pari a circa l’1% dei crediti a clientela totali del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Molto bene oggi anche STM (+7,5%) che si giova della risalita del settore tech e dell’annuncio di Intel che intende investire 80 mld di euro in Europa nei prossimi 10 anni (di cui 4,5 mld in Italia).
Sul fronte opposto, vendite diffuse su Leonardo (-4,86%) complice anche il rumor circa l’intenzione del Pentagono di acquistare solo 61 aerei da guerra stealth F-35 dalla Lockheed Martin, ossia 33 in meno rispetto a quanto precedentemente pianificato. Leonardo per conto della Lockheed Martin costruisce le ali degli F-35.