Ftse Mib affonda di oltre -5%, UniCredit crolla di oltre -13%. Centrale nucleare più grande in Europa nelle mani di Putin, è panico
Il fatto che la centrale nucleare più grande dell’Europa, quella di Zaporizhzhya in Ucraina, sia finita nelle mani della Russia di Vladimir Putin, scatena perdite record sulle borse di tutto il mondo. Il panico non risparmia Piazza Affari, che scivola anzi a nuovi minimi intraday con un tonfo del 5,44% a 22.658,41 punti.
L’Ispettorato statale nucleare dell’Ucraina ha scritto su Facebook che “l’impianto nucleare di Zaporizhzhya è stato preso dalle forze militari della Federazione russa”.
Tra i titoli peggiori del Ftse Mib Telecom -15% circa, UniCredit, che continua a pagare la sua esposizione verso la Russia capitolando di oltre -13%. Attorno alla parità con un timidissimo segno più Snam e Inwit.
Intesa SanPaolo arretra del 7,8%, mentre al di fuori del listino Mps perde il 6,3%.
L’alert nucleare oggi è risuonato in tutto il mondo dopo la notizia del bombardamento della più grande centrale nucleare dell’Europa, situata in Ucraina, da parte delle forze russe di Vladimir Putin. Rafael Grossi, responsabile dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica, ha poi precisato la dinamica dell’attacco, parlando di un incendio di un edificio all’interno della centrale colpito da un proiettile, non facente parte di alcun reattore.
Le forze russe hanno però preso comunque il controllo della centrale, come annunciato dall’Ispettorato statale nucleare dell’Ucraina, che ha scritto su Facebook che “l’impianto nucleare di Zaporizhzhya è stato preso dalle forze militari della Federazione russa”.
A essere attaccato è stato l’impianto di Zaporizhazhia, costruito tra il 1984 e il 1995, il più grande in Europa e il nono nel mondo: ha sei reattori, ognuno dei quali genera 950MW, per una produzione totale di 5.700MW, energia sufficiente per quattro milioni di abitazioni.