Forex, euro-dollaro sotto $1,22 in attesa inflazione Usa e novità Bce su PEPP
In attesa dei due principali market mover odierni, che condizioneranno il trend dei mercati nelle prossime sedute, dando indicazioni sul rischio di tapering del QE da parte della Federal Reserve e del tapering del PEPP da parte della Bce, l’euro risulta poco mosso nei confronti del dollari.
Dopo essere salito nella sessione di ieri fin oltre $1,22 l’euro-dollaro cede lo 0,07% a $1,2169 circa. L’euro perde anche nei confronti del franco svizzero (-0,10% a CHF 1,0901) e dello yen (-0,22% a JPY 133,24), salendo invece sulla sterlina, con il rapporto EUR-GBP in rialzo dello 0,08% a 0,8635. Il dollaro cede lo 0,14% sullo yen a JPY 109,48, mentre sale sulla sterlina, con il rapporto GBP-USD in flessione dello 0,16% a $1,4095.
Oggi, alle 14.30, dal fronte macroeconomico Usa sarà diffuso l”indice dei prezzi al consumo di maggio: gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono un’accelerazione pari a +4,7% su base annua, superiore al +4,2% di aprile, al nuovo record dal 2008.
Il consensus per la componente core dell’indice dei prezzi al consumo – che esclude i prezzi dei beni energetici e dei beni alimentari – è per una crescita su base annua del 3,5%, al ritmo record in 28 anni.
Il dato di aprile relativo all’inflazione Usa aveva già rinfocolato i timori dell’inflazione, in quanto salito del 4,2%, al ritmo più veloce dal 2008. Per il mese di maggio, si prevede dunque una ulteriore accelerazione.
Alla stessa ora, 14.30 ora italiana, la presidente della Bce Christine Lagarde darà il via alla conferenza stampa successiva all’annuncio dei tassi in Eurozona, che arriverà prima alle 13.45.
Già nel comunicato relativo all’annuncio, la Bce darà indicazioni sul PEPP, il piano di acquisto di asset lanciato come misura anti-pandemica lo scorso anno, che comporta acquisti mensili per un valore di 80 miliardi di euro.
Così Goldman Sachs nella sua preview Bce:
“Considerata l’emissione (di debito), che nel terzo trimestre dovrebbe essere inferiore (rispetto agli altri trimestri) a causa di motivi di natura stagionale, e tenendo in considerazione il miglioramento dell’outlook, prevediamo che la Bce rallenterà gli acquisti degli asset dagli 80 miliardi al mese, in media, del secondo trimestre, a 75 miliardi di euro nel terzo trimestre. Prevediamo inoltre che il Consiglio (direttivo della Bce) si atterrà alla promessa di continuare a effettuare acquisti a un ritmo ‘significativamente più alto’ rispetto a quello che ha caratterizzato l’inizio dell’anno, al fine di allontanare le preoccupazioni legate al tapering”.
In sostenza, la politica monetaria della Bce rimarrà secondo Goldman Sachs e anche secondo tanti altri analisti molto accomodante.