Forex, dollaro frena la sua corsa dopo occupazione Usa, ma euro ancora sotto $1,19. Market mover minute Fed
Il dollaro rallenta la sua corsa, sulla scia della pubblicazione del report occupazionale Usa diffuso venerdì scorso, da cui è emerso che, nel mese di giugno, l’economia degli Stati Uniti ha creato 850.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre le attese.
Gli economisti di Dow Jones avevano previsto una crescita dei nuovi posti di lavoro di 706.000 unità, dopo il rialzo delle buste paga di 559.000 di maggio. Il tasso di disoccupazione è salito a giugno al 5,9%, facendo peggio delle attese degli analisti, che avevano previsto una flessione dal 5,8% di maggio al 5,6%. Il numero dei disoccupati è aumentato dai 9,316 milioni a 9,484 milioni di persone.
Nuove informazioni sul trend dell’inflazione Usa – che è il fattore che più spaventa gli investitori, in quanto il rafforzamento dei prezzi, soprattutto se duraturo e non temporaneo come stimato dal numero uno della Fed Jerome Powell, rischierebbe davvero di anticipare una stretta monetaria – sono arrivate con la pubblicazione dei salari.
Su base annua, il rialzo è stato importante, pari a +3,6% su base annua, molto oltre il +2% del mese precedente, anche se a un ritmo lievemente inferiore al +3,7% atteso.
Su base mensile, i salari hanno rallentato invece il passo, scendendo dal +0,5% al +0,3% in media, in linea con le stime. Dal dato, emerge praticamente che non c’è necessità, al momento, che la Federal Reserve agisca da pompiere tentando di sfiammare le pressioni inflazionistiche.
Non per niente i tassi sui Treasuries decennali sono ancora sotto pressione all’1,431%.
Così gli strategist di ING:
“La festività di oggi – la vera festività nazionale per gli Usa, la Festa dell’Indipendenza del 4 luglio, è caduta nella giornata di ieri, ma oggi Wall Street rimane comunque chiusa – suggerisce che il trading sarà tranquillo nella sessione odierna, anche se la storia della Fed riemergerà in modo importante nella serata di mercoledì sera, quando gli investitori si focalizzeranno sulle minute relative alla riunione cruciale del Fomc del 16 giugno scorso”.
Il Dollar Index oggi è sceso fino a -0,2% a 92,154 punti, al di sotto dei livelli di venerdì. Il biglietto verde ha incassato tuttavia il 2% nelle tre settimane successive da quando la Fed, nel meeting di metà giugno, ha sorpreso gli investitori pubblicando un dot plot da cui emergono rialzi dei tassi nel 2023. Alcuni analisti, di conseguenza, ritengono che il dollaro abbia ancora spazio per salire, come riportato in un articolo di Reuters. L’euro rimane piatto nei confronti del biglietto verde, con una variazione pari a -0,03% a $1,1862. Il dollaro arretra dello 0,12% neu confronti dello yen a JPY 110,92, cedendo anche nei confronti della sterlina, che sale dello 0,19% a $1,3850.