Fincantieri: si riaccende l’ipotesi di creazione del polo militare italiano con Leonardo
Torna in primo piano l’ipotesi della creazione di un polo militare italiano con il coinvolgimento di Fincantieri e Leonardo. Ieri, in occasione del varo della nave da crociera Msc Explora I, il Ceo di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha sottolineato che questi temi societari sono appannaggio dell’azionista (CDP ha il 71% di Fincantieri mentre il MEF ha il 30% di Leonardo) che sta sviluppando una visione
industriale di lungo periodo, mentre il managament è concentrato sugli aspetti iniziali, sullo studio delle sinergie e dei vantaggi commerciali, produttivi e occupazionali di lungo periodo. L’operazione, insomma, ci sarà se ci sarà creazione di valore.
In aggiunta, dopo le dichiarazioni di una settimana fa del Ministro dello Sviluppo Giorgetti (Lega) sull’ipotesi di un polo militare italiano, oggi anche la presidente della commissione difesa in Senato Roberta Pinotti (PD) ha indicato che tra i due gruppi c’è bisogno di più sinergie che si potrebbero ottenere tramite il rafforzamento della Joint venture Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri e 49% Leonardo).
“Osserviamo – commentano oggi gli analisti di Equita – che nelle ultime settimane le dichiarazioni da parte di esponenti politici in merito a una possibile fusione o al rafforzamento di collaborazioni tra Leonardo e Fincantieri si stanno moltiplicando, inducendo a pensare che qualcosa si stia effettivamente muovendo in questa direzione”.
Secondo la sim milanese però resterebbero da chiarire le sinergie e le modalità di realizzazione. Al momento, Equita conferma la sua valutazione sui due titoli: Hold (mantenere in portafoglio) su Fincantieri con prezzo obiettivo pari a 0,67 euro, e Buy (acquistare) su Leonardo con target price di 11 euro.
Intanto l’indiscrezione movimenta i due titoli a Piazza Affari. Leonardo sale di circa mezzo punto percentuale passando di mano a 10,30 euro, mentre Fincantieri scivola dell’1% in area 0,59 euro.