Fiera Milano pronta ad evolversi tra servizi digitali e operazioni di M&A
Fiera Milano guarda con fiducia alla ripartenza del settore e stima per il 2021 un fatturato nell’ordine di 180-200 milioni, un Ebitda in un range di 40 e 50 milioni e una posizione finanziaria netta compresa fra 5 e -5 milioni di euro. Sempre che si riprendano le manifestazioni in presenza nel secondo trimestre dell’anno. Nel caso invece di una ripresa delle attività a partire da settembre, a causa del prolungamento dell’emergenza sanitaria, si registrerebbe un impatto negativo in termini di margini e di indebitamento finanziario netto stimabile in circa 5 milioni di euro.
Guardando oltre, Fiera Milano punta a registrare nel 2025 un fatturato compreso in un range fra 290 e 310 milioni e un Ebitda compreso in un range fra 110 e 120 milioni, superiori ai livelli del 2019, nonostante una contrazione degli spazi espositivi (-12%) rispetto al 2019. Secondo il nuovo piano strategico 2021-2025, una significativa generazione di cassa porterà a una disponibilità finanziaria netta, stimata fra 75 e 85 milioni a fine piano, consentendo di valutare opportunità di operazioni di M&A e remunerazione degli azionisti.
Nel periodo sono programmati investimenti per 115-125 milioni di euro, di cui 90-100 milioni preventivati dalla Fondazione Fiera Milano volti a migliorare l’attrattività e la sicurezza dei quartieri fieristico e congressuale. Non solo. Fiera Milano si impegnerà a passare da un modello di business che si basava principalmente sugli eventi fisici ad un modello ibrido, nel quale i servizi fisici saranno affiancati e arricchiti da innovativi servizi digitali che miglioreranno la customer experience.