Ferragamo in rally con nuova governance: analisti guardano a ritorno Norsa e possibili opzioni future
Rally poderoso di Salvatore Ferragamo a Piazza Affari. A innescare gli acquisti (al momento il titolo è asta di volatilità dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo nel corso della mattinata) l’annuncio di una nuova governance, con Michele Norsa (ex a.d. del gruppo) che torna dopo quattro anni nella maison del lusso nei panni di vicepresidente esecutivo.
Il consiglio di amministrazione ha definito ieri un nuovo assetto di governance della società, con l’azionista di controllo Ferragamo Finanziaria impegnata nel ruolo di guida e indirizzo strategico dell’azienda e la gestione affidata interamente a figure manageriali. In particolare, Norsa entra nel board con l’incarico di Vice Presidente esecutivo, acquisendo i poteri esecutivi in precedenza esercitati dal presidente Ferruccio Ferragamo. Si tratta di un ritorno per Norsa, che ha un lungo trascorso nella società, di cui è stato amministratore delegato dal 2006 al 2016. Il manager ha quindi assunto il nuovo incarico con efficacia da oggi e fino alla prossima assemblea, e lavorerà in coordinamento con l’amministratore delegato Micaela le Divelec Lemmi (a cui sono stati confermati tutti i poteri) per l’attuazione dei programmi e dei piani di sviluppo della società. Contemporaneamente James Ferragamo, precedente Vice Presidente, esce dal board mantenendo però i propri incarichi operativi, e in particolare il proprio ruolo di direttore brand, prodotto e comunicazione.
Equita ricorda che Norsa siede in altri board tra cui quello di Missoni (azienda partecipata dal Fondo Strategico Italiano (FSEI) al 41% e di cui Norsa è Vice Presidente), oltre ad essere industrial partner di FSI. “Dal momento che FSI si candida a essere un possibile aggregatore nel settore per costituire un polo italiano del lusso, la stampa in passato ha ventilato l’ipotesi che FSI, dopo l’ingresso in Missoni, potesse puntare anche alla stessa Ferragamo”, sottolineano gli esperti della sim che non escludono che “il ritorno di Norsa, benché dettato da esigenze contingenti di business, possa eventualmente fare da apripista ad un progetto di questo tipo nel medio termine”. “Rimaniamo prudenti per la bassa visibilità sul settore e su Ferragamo in particolare, data la fase di transizione del marchio e l’elevata esposizione al turismo (10% del fatturato nel travel retail)”, concludono da Equita che ha una raccomandazione hold su Ferragamo.