Fed annuncia forte accelerazione tapering, acquisti bond passano a $60 miliardi da gennaio
La Fed di Jerome Powell ha annunciato una forte accelerazione del tapering, il programma di riduzione degli acquisti di asset che la banca centrale effettua ogni mese.
A partire dal mese di gennaio del 2022, gli acquisti di asset passeranno a 60 miliardi di dollari di bond (rispetto ai $120 miliardi al mese acquistati con il piano originario di Quantitative easing lanciato nel 2020, per contrastare gli effetti della pandemia Covid).
I tagli al programma sono stati pari a $15 miliardi a novembre, sono poi raddoppiati a $30 miliardi a dicembre, e raddoppieranno a $60 miliardi a partire da gennaio, in vista di ulteriori riduzioni che avverranno nel 2022.
A quel punto, quando deciderà di azzerare totalmente gli acquisti di asset che avvengono mensilmente, probabilmente alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, la Fed inizierà ad alzare i tassi di interesse.
Dal dot plot del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale, è emerso che gli esponenti della Fed prevedono per l’anno prossimo tre rialzi dei tassi, rispetto a una sola stretta che era stata precedentemente prevista per l’anno prossimo. Sempre dal dot plot, emergono due strette monetarie nel 2023 e altre due nel 2024, per un totale di sette rialzi dei tassi nel periodo compreso tra il 2022 e il 2024.
“Gli sviluppi economici e i cambiamenti all’outlook avallano questa evoluzione di politica monetaria, che continuerà a fornire un appropriato supporto all’economia”, ha commentato il numero uno della Fed, Jerome Powell, nella conferenza stampa seguita all’annuncio del Fomc.
I tassi sono stati lasciati invariati nella forchetta compresa tra lo 0 e lo 0,25%. Nel comunicato si legge che i tassi rimarranno al livello attuale “fino a quando le condizioni del mercato del lavoro non avranno raggiunto livelli coerenti con le valutazioni della Commissione in merito alla massima occupazione”.