Fase 2, Conte: di fronte a diritto vita altri diritti recedono, possibili altri allentamenti da 18 maggio’
“Il diritto costituzionale è equilibrio” e “quando come in questa stagione di emergenza, sono in gioco il diritto alla vita e alla salute, che sono presupposto del godimento di ogni altro diritto. Le scelte per quanto tragiche, come direbbe Guido Calabresi, diventano quasi obbligate”. Così il premier Giuseppe Conte nell’informativa alla Camera sulla Fase 2.
Conte ha ammesso di essere “ben consapevole della responsansabilità” che si è assunto nel momento in cui ha firmato atti che incidono su “aspetti sì incisivi” e “su diritti fondamentali” dei cittadini. Allo stesso tempo, “ho piena consapevolezza di agire in scienza e coscienza, di agire per il bene primario di un valore assoluto di fronte a cui gli altri diritti non possono che recedere”, che è la vita.
Conte ha difeso gli allentamenti delle misure di lockdown imposti per l’emergenza coronavirus COVID-19, sottolineando che la scelta “non è stata una scelta timida”, visto che “4 milioni e mezzo di italiani ricominceranno a spostarsi per tornare a lavoro, e sarà un test importante per la tenuta del sistema”.
E “se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere oltre la soglia critica, a partire dal 18 maggio allenteremo ulteriormente le misure, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale con le quali convivremo per un certo periodo di tempo”.