Falck: Volpe, rinnovabili come asset strategico per il rilancio dell’economia
Investire nella decarbonizzazione, nella ricerca, nel digitale, ragionando con logiche nuove, innovative e sostenibili: questi sono, secondo Toni Volpe, amministratore delegato di Falck Renewables, i tre pilastri necessari affinché il nostro Paese possa avere una posizione di leadership industriale a livello internazionale.
A margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, il top manager ha sottolineato che le energie da fonti rinnovabili e gli investimenti in un’economia a zero emissioni rappresentano un’opportunità strategica senza precedenti, cruciale in questa fase post Covid. “Dobbiamo attuare una trasformazione radicale, che ci porti a sostituire petrolio e carbone dai nostri consumi: una trasformazione – che si potrà attuare anche con il supporto del Recovery Fund – per programmare e pianificare investimenti che puntino all’economia verde e al creare posti di lavoro, competenze e tecnologie indispensabili per realizzare questa riconversione industriale” ha spiegato Volpe, secondo cui “Bisogna però accelerare decisamente gli investimenti, serve coraggio politico ed è necessario uno snellimento della burocrazia, che rallenta e frena il processo: come confermano gli ultimi rapporti Irena, per attuare la trasformazione energetica e mantenere il riscaldamento globale almeno sotto la soglia di 2 gradi, tra il 2021 e il 2023 sono necessari investimenti per 5,9 trilioni di dollari (quindi circa 2 all’anno), contro gli 823 miliardi del 2019”.