News Notizie Notizie Mondo Escalation tensioni Usa-Cina su Hong Kong, amministrazione Trump valuta sanzioni contro funzionari e imprenditori cinesi

Escalation tensioni Usa-Cina su Hong Kong, amministrazione Trump valuta sanzioni contro funzionari e imprenditori cinesi

27 Maggio 2020 08:04

L’amministrazione Trump starebbe valutando diverse sanzioni contro la Cina, in particolare contro funzionari, uomini di affari e istituzioni finanziarie, in risposta alla nuova proposta di legge approdata al Parlamento cinese che, se approvata, lancerebbe nuove restrizioni e controlli su

Hong Kong. E’ quanto riporta Bloomberg.

In particolare, il dipartimento del Tesoro Usa potrebbe imporre controlli su alcune transazioni e congelare asset di funzionari e imprenditori cinesi.

Nessuna decisione sarebbe stata però presa, stando alle fonti interpellate da Bloomberg.

Gli Stati Uniti avrebbero tra l’altro già intensificato i loro attacchi contro la Cina, visto che il dipartimento del Commercio Usa – stando ai rumor di Reuters – sarebbe prossimo a includere altre 33 società cinesi nella sua lista nera, in quanto responsabili a suo avviso di violazione di diritti civili, legate ad attività di spionaggio, di abusi e di lavoro forzati, di repressione e di rifornimenti di armi utilizzate dall’esercito cinese.

Il tutto è nato in occasione della riunione annuale dell’Assemblea generale del popolo – il Parlamento cinese – . Nella sua prima sessione dello scorso 22 maggio, il premier cinese Li Keqiang ha annunciato per l’appunto la nuova proposta di legge sulla sicurezza nazionale, che conferma un maggiore controllo da parte di Pechino su Hong Kong, a dispetto delle proteste anti-governative che si sono svolte ripetutamente nella città stato contro il potere cinese.

“Alla luce delle nuove circostanze e delle nuove necessità, l’Assemblea nazionale del popolo esercità il potere di lanciare e migliorare a livello statale un quadro legale e un meccanismo di rispetto delle regole, al fine di tutelare la sicurezza nazionale di Hong Jong e per confermare e migliorare il quadro istituzionale fondato su “un paese, due sistemi” (principio adottato anche nelle relazioni con Macao e Taiwan)”, ha spiegato Zhang Yesui, portavoce del Congresso nazionale del partito, nel corso di una conferenza stampa di cui parla la Cnbc – Si tratta di una cosa davvero necessaria”.

Se approvate, le nuove norme – stando a quanto si apprende -vieterebbero la secessione, interferenze straniere, terrorismo e tutte le attività di sedizione volte a rovesciare il governo centrale”.

Sulle indiscrezioni riportate da Bloomberg, la portavoce del dipartimento del Tesoro ha preferito non commentare. Nella giornata di ieri, la portavoce della Casa Bianca

Kayleigh McEnany aveva riferito che il presidente Donald Trump è “contrariato” con la Cina e che “è difficile vedere come Hong Kong possa rimanere un centro finanziario, se la Cina prenderà il controllo”.