Eni: ipotesi di quotazione del business retail-rinnovabili mette il turbo al titolo (analisti)
Accelera a Piazza Affari il titolo di Eni che al momento segna +1,36% a 10,32 euro spinto dalle indiscrezioni di Reuters secondo cui il colosso del cane a sei zampe guidato da Claudio Descalzi punta a scorporare la nuova divisione retail e di energia rinnovabile entro l’anno prossimo e a quotarne una partecipazione di minoranza per raccogliere risorse per finanziare la transizione energetica.
La divisione, che include la generazione di energia rinnovabile e la vendita di energia ai clienti e che è vista raddoppiare gli utili core a 1 miliardo di euro nel 2024, potrebbe valere 10 miliardi di euro, secondo quanto ha riferito una fonte a Reuters. “La nuova unità sarà operativa entro giugno e quindi l’opzione più probabile è quella di scorporarla e quotare il 20-30% entro il prossimo anno”, ha detto la fonte a Reuters. Secondo Equita la notizia ha implicazioni positive per il titolo poiché lo spin-off potrebbe creare valore per l’elevato livello di capex nei progetti di `transizione energetica`. “Pensiamo che il mercato non riconoscerebbe un multiplo da `rinnovabili` a quei progetti all`interno di ENI (o all`interno di una compagnia petrolifera in generale) se non ci fosse un catalyst destinato a far realizzare quel valore” continuano gli esperti della Sim milanese secondo cui la “valorizzazione del business retail (EGL) potrebbe essere in un range High Single Digit (HSD, 7x-9x) EV/EBITDA, mentre le energie rinnovabili potrebbero raggiungere multipli in un range low to mid teens (11x-16x).