Crisi Ucraina con annunci Putin scatena risk off a vantaggio dell’oro. Contratto spot al record in nove mesi
Il risk off alimentato dalla decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e di inviare truppe nel Donbass dell’Ucraina, ha portato le quotazioni dell’oro a balzare al record degli ultimi nove mesi. Il riferimento è al contratto spot, avanzato fino a $1.913,89 l’oncia, al valore più alto dal 1° giugno scorso. I futures Usa sull’oro sono saliti anch’essi, fino a +0,6%, a $1.911,50 punti.
“Con la situazione che sembra deteriorarsi ogni giorno che passa nell’Europa dell’est, ci sono davvero poche ragioni per essere negativi sull’oro, al momento”, ha detto Jeffrey Halley, senior market analyst di OANDA, stando a quanto riportato dalla Cnbc.
D’altro canto il Bitcoin, la criptovaluta numero uno al mondo che secondo alcuni esperti stava superando l’oro sia in quanto asset in cui rifugiarsi in tempi di alte tensioni geopolitiche che come strumento di hedge per proteggersi dall’inflazione, perde il 6% a $36.910, scontando il contesto di avversione al rischio.