Crediti deteriorati: tassi default in calo grazie a moratorie e sostegni, ma possibile picco nel 2022
Gli interventi straordinari varati dalle istituzioni per minimizzare gli impatti dell’emergenza sanitaria hanno avuto un impatto positivo sul mercato degli NPE (Non Performing Exposure) che trova riscontro anche nella contrazione dei tassi dei default sui crediti a famiglie e imprese. In particolare, la seconda edizione dell’Osservatorio NPE realizzato da CRIBIS Credit Management nel periodo compreso da giugno 2020 a dicembre 2020 mostra per le società di capitali un tasso di default che passa dal 3,14% al 2,6%, mentre per le persone fisiche passa dal 1,61% al 1,57%.
Il percorso di contenimento della rischiosità è proseguito anche nel primo quadrimestre del 2021, con il tasso di default per il credito al dettaglio attestatosi all’1,2%. Malgrado il progressivo consolidamento della ripresa economica ci si attende, però, un peggioramento nei prossimi mesi nel momento in cui le misure di sostegno verranno meno, per raggiungere un picco nel 2022.