Corte dei Conti, Draghi: ‘A livelli attuali non sono tassi di interesse che determinano sostenibilità debito pubblico, ma tasso di crescita’
“Oggi il ruolo della Corte (dei Conti) diventa ancora più cruciale. Il Recovery and Resilience Facility riconosce al nostro Paese risorse importanti con una chiara linea di indirizzo: investire sul futuro. Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente. Governo, Parlamento, Amministrazione Pubblica, Corte dei Conti e tutte le Istituzioni del nostro Paese devono essere coprotagonisti di un percorso di rinascita economica e sociale. Ai livelli attuali non sono i tassi di interesse che determinano la sostenibilità del debito pubblico, ma è il tasso di crescita di un paese”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. “Per la prima volta in tanti anni lo Stato si trova a poter fare investimenti significativi con il solo vincolo che siano fatti bene, cioè che aumentino la crescita del Paese e quindi contribuiscano anche alla sostenibilità del nostro debito pubblico”, ha aggiunto, parlano delle risorse messe a disposizione dell’Italia, dall’Unione europea, con il Recovery Fund-Next Generation EU.
“Evitare spese improduttive e far sì che l’amministrazione pubblica fosse di impulso nella promozione di investimenti pubblici e di sviluppo economico: sembrano obiettivi di oggi, ma erano le due direttrici del pensiero dei costruttori di questa Nazione, che portarono all’istituzione della Corte dei Conti e della Cassa Depositi e Prestiti”, aveva detto poco prima Mario Draghi nello stesso intervento.