Conti correnti: dall’1 gennaio stop ad addebiti se in rosso. Attenzione anche a scoperto di pochi euro
Dal prossimo 1 gennaio, a seguito del recepimento delle misure dell’Autorità Bancaria Europea (Eba), anche in Italia per soli pochi euro di scoperto sul conto corrente si rischia di essere definiti cattivi pagatori. L’iscrizione al CRIF avveniva finora solo per il mancato pagamento delle rate di un finanziamento o del mutuo, mentre adesso, con le nuove regole dell’Eba, questa possibilità sarà estesa a tutti gli altri pagamenti con addebito diretto sul conto, ivi incluse le utenze (energia, gas, acqua, telefono, Pay tv e quanto altro caricato con RID bancario sul conto). In sostanza è sufficiente un piccolo sconfinamento sul conto corrente con cui un utente paga le bollette e automaticamente tutti i finanziamenti vengono contagiati e segnalati sulle centrali di allarme.
“Una norma quella dell’Eba che appare iniqua e lesiva dei diritti dei consumatori, specie in questo momento in cui milioni di famiglie versano in difficoltà economiche, e basta una spesa imprevista per portare a sconfinamenti sul conto – afferma il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – 15 milioni di famiglie sono a tutti gli effetti a rischio insolvenza a causa di queste nuove regole, e migliaia di imprese rischiano il default. Per tale motivo rivolgiamo un appello al governo, affinché intervenga per sanare questo squilibrio e impedire che utenti e imprese diventino cattivi pagatori anche per pochi euro di scoperto”.