Consob, Savona: ‘un solo Bitcoin ha avuto possibilità di acquistare auto elettrica e poi ha perso metà potere acquisto’
Nell’annuale incontro con il mercato finanziario, in occasione della presentazione della Relazione della Consob per il 2020, Paolo Savona, presidente della Consob, ha affrontato in modo ampio tra le altre la questione sempre più attuale delle criptovalute.
“Sulla base del metro offerto dalla normativa vigente – ha ricordato Savona – non è più possibile distinguere, con certezza tecnica e giuridica, in che cosa oggi consistano legalmente la moneta e i prodotti finanziari, un contenuto che si presenta interrelato per la connessione garantita dalle piattaforme di conversione tra strumenti virtuali e tradizionali. Il mercato usa un metro diverso da quello della normativa esistente, che richiede di essere in questa integrato. L’attività in forme mobiliari che si svolge nell’infosfera va sempre più interferendo anche con le relazioni internazionali e gli equilibri geopolitici, la cui stabilità riveste un ruolo importante per gli scambi monetari e finanziari, soprattutto a seguito del peso crescente che essi hanno in un habitat politico non più al
meglio dei risultati di pace e prosperità raggiunti nell’ultimo trentennio di integrazione e cooperazione tra Stati”.
Gli “strumenti criptati”, ha avvertito l’economista che guida la Consob, “creano nuovi problemi al funzionamento dei mercati per le relazioni che instaurano con gli strumenti tradizionali e digitalizzati, rendendo difficile la loro regolamentazione e sorveglianza, con conseguenze distorsive sull’attività di produzione e scambio, come testimonia il fatto che un solo Bitcoin abbia avuto di recente la
possibilità di acquistare un’auto elettrica di grossa cilindrata e poco dopo abbia perso la metà del suo potere di acquisto”.
“Il sistema degli strumenti criptati – ha spiegato Savona – si regge sulla convinzione e convenzione dominanti tra privati, che ignorano il ruolo centrale che svolge la natura legale della moneta come mezzo di scambio e liberatorio dei debiti nel buon funzionamento del mercato; la volontà espressa in più sedi dalle autorità di governo di voler cogliere le opportunità delle innovazioni tecnologiche induce a una disattenzione degli effetti della mancanza di norme chiare sulla nascita, gli scambi e gli intrecci tra attività/passività monetarie e finanziarie tradizionali e virtuali verso cui si dirige quotidianamente il risparmio”.