Confindustria, Bonomi: ‘quota 100 un furto ai danni di soggetti fragili come giovani, donne e lavoratori a tempo’
Quota 100 è stata “un furto ai danni dei soggetti fragili del nostro welfare squilibrato e può e deve davvero bastare così”. Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in occasione dell’assemblea annuale 2021 dell’associazione degli industriali. “L’intervento sulla previdenza non può risolversi in una quota 100 travestita, applicata magari ai 63enni invece che ai 62enni”.
“Se volete un confronto su agevolazioni per i soli lavori usuranti, parliamone pure ma usuranti davvero, non l’ennesima salvaguardia dopo la raffica adottata in questi ultimi anni, che nulla aveva più a che fare né con gli esodati della Fornero né con lavori realmente usuranti – ha detto ancora il numero uno di Confindustria – Quel che sembra a noi è che gli oneri del sistema contributivo andrebbero riorientati finalmente al sostegno e all’inclusività delle vittime ricorrenti delle crisi italiane: cioè giovani, donne e lavoratori a tempo, invece che essere bruciati sull’altare del fine elettoralistico di prepensionare chi un lavoro ce l’ha”.